Zanzibar: partenze da settembre a novembre

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  • Partenze

    da settembre a novembre

  • Prezzo Finito a Coppia.

    € 2790

  • Prezzo in anteprima

    per chi prenota entro il 15 aprile


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L’arcipelago di Zanzibar è ancora oggi uno dei paradisi terrestri più incontaminati al mondo.

 

Spiagge bianche con sabbia che sembra borotalco, mare cristallino, fondali con coralli e pesci coloratissimi, foreste rigogliose, palme e animali esotici.

Zanzibar oggi fa parte della Repubblica Unita della Tanzania e comprende l’isola principale (spesso identificata erroneamente con il nome di Zanzibar) Unguja e da altre isole grandi e piccole che la circondano: in precedenza è stata un sultanato e poi protettorato britannico. Le origini del nome di Zanzibar sono oscure, c’è chi le fa risalire al persiano “terra dei neri” e chi le lega all’arabo “zenzero”. L’isola di Unguja ospita la capitale, Zanzibar City, famosa soprattutto per il quartiere antico di Stone Town e le spiagge delle coste, dove sorgono numerosi villaggi turistici. Qualche miglio più a sud dell’isola di Unguja c’è Mafia Island, ancora sconosciuta al turismo di massa: spiagge bianche, fondali ricchissimi, foreste, colline e paesini di pescatori. A nord di Unguja, invece, si trova Pemba, detta “l’isola sempreverde” per la sua vegetazione abbondante e per il fatto che è ancora uno dei posti al mondo meno contaminati dall’uomo. Qui, sono pochi i villaggi turistici e gli spostamenti da un paesino all’altro sono ancora difficili a causa di strade sterrate e tortuose. Il punto di forza dell’isola è il mare e il fondale marino che circonda l’isola, ricco di vita, ma adatto a sub esperti a causa delle forti correnti. Le spiagge rimangono a tutt’oggi deserte e chi ha la fortuna di capitarci ha l’impressione di aver raggiunto il paradiso terrestre.

Capitale

I tetti in lamiera delle case più povere e quelli colorati dei templi indù, i campanili delle chiese cristiane e le cupole delle moschee. Zanzibar City, capitale dell’omonimo arcipelago, situata sulla costa occidentale della grande isola di Unguja, è un crocevia di culture dalla notte dei tempi: coloni inglesi, arabi, persiani, indiani hanno lasciato il segno in questa città dalle mille facce. Il suo mix perfetto di stili architettonici hanno fatto del quartiere più antico, Stone Town, un capolavoro a cielo aperto, eletto Patrimonio dell’Umanità da parte dell’Unesco nel 2000. Per le strette vie del centro si possono trovare i famosi portoni di legno, intagliati e decorati con motivi islamici o indiani. Tra i palazzi più belli della città ci sono la Moschea di Malindi, il Palazzo del Sultano, quello delle Meraviglie e la cattedrale di San Giuseppecon le sue guglie. Tutto il lungomare e soprattutto i giardini Forodhani sono uno dei punti di ritrovo più vitali di Zanzibar City: di giorno è possibile trovarvi un po’ d’ombra e quiete sotto gli alberi, di notte invece le bancarelle, dove si gustano spiedini, pollo fritto e altre prelibatezze locali, animano a suon di musica il parco.

Lingua

Il kiswahili o swahili e l’inglese sono le lingue ufficiali.

Religione

A Zanzibar come nel resto della Tanzania la maggior parte della popolazione è islamica, ma in città si trovano anche chiese cattoliche e anglicane. Nei luoghi pubblici e affollati è consigliabile che le donne non indossino abiti provocanti; da evitare il nudismo sulle spiagge.

Sport

Il calcio è lo sport più praticato e seguito sulle isole dell’arcipelago. Anche se non sono riconosciuti dalla FIFA, Zanzibar ha un proprio campionato e una nazionale calcistica.

Fuso orario

Un’ora in più rispetto al fuso italiano quando da noi vige l’ora legale, che diventano due con quella solare.

Distanza dall’Italia

Il viaggio dura dalle 7 alle 10 ore.

Moneta

Scellino tanzaniano.


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