Magia da mille e una notte: benvenuto in Libano

Questa minuscola nazione mediterranea è un affascinante punto nevralgico, perfetta commistione tra Medio Oriente e dell’Occidente; tra Cristianesimo e Islam, tradizione e modernità.

Patria di una gloriosa cucina nazionale, di una serie di splendide località balneari e della città più glamour ed edonistica del Medio Oriente (Beirut), il Libano è una delle mete turistiche maggiormente in crescita nel mondo.

La vicinanza a paesi critici come Siria, Israele e Palestina, a prima vista, potrebbe non far sembrare il Libano una tipica destinazione per le vacanze. Eppure, dopo decenni di guerra civile, invasioni e problemi, le cose sono cambiate. Il Libano si è modernizzato, ora è considerato cosmopolita ed è diventato diverso.

Sempre più persone, da ogni angolo del pianeta, stanno accendendo la loro curiosità per scoprirlo, per visitarlo, per restare abbagliati dalle incredibili viste che concede dalle sue montagne, dalle maestose rovine antiche e molto, molto altro. Il Libano nasconde in sé una destinazione di vacanza che ha tutto: cime innevate, Mediterraneo scintillante, siti storici, bar e discoteche con una nightlife sorprendente, ristoranti tradizionali e internazionali.

Il Libano, questa è la verità, sa ricompensare il viaggiatore con emozioni eterne.

Accoglie con le braccia aperte e con il cuore, con la cordiale gentilezza della sua gente capace di arrabbiarsi quando capisce che il turista resterà lì solo una manciata di giorni. “No, non sono abbastanza per capire dove sei!”, ti diranno comunque con un sorriso. Più che rabbia, è rammarico. E probabilmente hanno ragione. Il Paese è piccolo, ma offre tantissimo. E ha un grandissimo bisogno di viaggiatori che lo scoprano a pieno e portino a casa un messaggio e un’immagine nuova di questa terra, sostituendola a quella negativa e pericolosa che l’ha caratterizzato troppo a lungo.

Circondato da spiagge dorate, disseminate di siti del patrimonio mondiale, il Libano è definito da due distinte topografie: il Mar Mediterraneo e le catene montuose interne. Potresti essere sorpreso di apprendere che il Libano non ha deserti. A seconda di dove ti trovi in un determinato momento, i paesaggi, il cibo, la cultura e le persone possono variare notevolmente su tutta la linea.

Quasi certamente, inizierai il tuo viaggio nella capitale Beirut (sede dell’unico aeroporto del Paese). Da Beirut, le città costiere a nord a sud sono punteggiate da interessanti siti patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, spiagge e città da esplorare. Oltre a Beirut, Tiro, Saidia e Tripoli sono i principali centri urbani lungo la costa del Libano.

La valle della Bekaa , famosa regione vinicola del Libano, ospita il tempio romano più grande e meglio conservato del mondo a Baalbek. Le montagne del Libano sono ideali per le escursioni, la Riserva dei cedri dello Shuf e la gola di Baatara sono tra le aree naturali più impressionanti di questo incredibile posto che ti permetterà, esplorando i villaggi nascosti nell’entroterra, di imbatterti in monasteri, rovine e forti di una bellezza disarmante.

 

Ricorda che puoi guidare dalla punta meridionale del Libano alla frontiera settentrionale in meno di mezza giornata: lo spazio è poco, il problema resta però il tempo perché ti troverai a dover scegliere davvero tra un sacco di posti fantastici da esplorare in un’area così concentrata.

BEIRUT

La scoperta del Paese dei Cedri parte dalla capitale, Beirut, un’amichevole città predisposta alla festa, inserita tra il Mar Mediterraneo e le pendici del Monte Libano.

Abitata ininterrottamente da oltre 3500 anni , caratterizzata da abitanti affabili, costa spettacolare e cucina deliziosa, Beirut si trova all’incrocio tra Europa e Arabia e riflette le diverse influenze che ha assorbito nel corso dei secoli.
Anche se gli edifici portano ancora le cicatrici dei conflitti passati, la città è una capitale lungimirante dove il più grande pericolo al giorno d’oggi sembra essere il traffico: attraversare la strada può sembrare uno sport estremo.

Al di là delle battute, Beirut viene raccontata come la “Parigi dell’Est” e questo è forse eccessivo. Però le reliquie coloniali e le grandi moschee del centro splendidamente ricostruito di Beirut sono architettonicamente straordinarie e parlano dello spirito di ringiovanimento della città.

La moderna Beirut è stata nominata una delle “dieci città più vivaci al mondo”: non è raro, passeggiando in centro, sentire la chiamata alla preghiera in competizione con la voce dei DJ nei locali più in voga…
Quali parti visitare? Difficile dirlo. Il nostro consiglio è il quartiere chic di Achrafieh e quello famoso per la vita notturna inarrestabile, Gemmayzeh.

BAALBEK

Conosciuta come Eliopoli o “Città del Sole” del mondo antico, le rovine di Baalbek costituiscono l’antico sito più impressionante del Libano e sono probabilmente le meglio conservate in Medio Oriente. I templi qui hanno goduto di una reputazione stellare nel corso dei secoli, eppure riescono ancora a mantenere l’aria attraente di una meraviglia sconosciuta anche in ragione del loro ambiente semi-rurale.

L’area tuttavia è sotto il controllo di Hezbollah e quindi – per i turisti occidentali – bisogna sempre valutare con molta attenzione se visitarla o meno.

LA FORESTA DEI CEDRI

I Cedri di Dio, inseriti nella lista dei patrimoni dell’umanità UNESCO, sono gli ultimi resti dell’immensa e fitta foresta di cedri che un tempo ricopriva il Libano, pertanto non appare strano che quest’albero sia diventato il simbolo dell’intero paese. Per sottolineare questa sua importante funzione storica, occorre aggiungere che il cedro del Libano è anche menzionato più di 70 volte all’interno della Sacra Bibbia.

Gli alberi ad oggi sopravvivono infatti soltanto nelle zone montuose del Libano, dove l’ambiente è ancora incontaminato. La foresta è qui rigorosamente protetta, ma è possibile visitarla grazie alle guide autorizzate ed è certamente uno dei luoghi più rappresentativi ed emblematici del Libano.

GROTTA DI JEITA

Scoperta nel 1836 dal reverendo William Thomson, la grotta di Jeita prende il nome dalla sua posizione, una città situata appena fuori Beirut. Danneggiata durante la guerra civile libanese nel 1978, è stata riaperta nel 1995.

Ciò che rende così speciale la Grotta di Jeita sono le sue formazioni rocciose naturali, immacolate se non per facilitarne l’accesso. Puoi visitarla a piedi o fare un giro in barca per scoprire un luogo destinato a restare nell’anima.

GASTRONOMIA LIBANESE

Una storia culturale unica ha contribuito a rendere il cibo libanese la più popolare di tutte le cucine mediorientali. Per gran parte del suo passato, il Libano è stato governato da potenze straniere che hanno influenzato fortemente la tradizione culinaria locale.

Dal 1516 al 1918, i turchi ottomani controllavano il Libano e introdussero una varietà di cibi che sono diventati alimenti base nella dieta libanese, tra cui olio d’oliva, pane fresco, baklava (un dolce da pasticceria), laban (yogurt fatto in casa), verdure ripiene e una varietà di noci.

Dopo che gli Ottomani furono sconfitti durante la prima guerra mondiale, la Francia prese il controllo del Libano fino al 1946, quando il paese ottenne l’indipendenza. Durante questo periodo, i francesi hanno introdotto alcuni dei loro alimenti più largamente consumati, il burro in particolare.

La dieta libanese si concentra su erbe, spezie e ingredienti freschi. Menta, prezzemolo, origano, aglio, pimento, noce moscata e cannella sono i condimenti più comuni. Il pane, un alimento base in Libano, è servito con quasi ogni pasto, ed è così cruciale per la dieta libanese che alcuni dialetti arabi si riferiscono ad esso come esh, che significa “vita”.

Le carni più consumate, il pollame e l’agnello, costituiscono alcuni dei piatti più popolari del paese. Il piatto nazionale, kibbeh (o kibbe ), consiste in un agnello macinato e pasta di grano.

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